Il Tirreno, 3 ottobre 2000
Vento di fronda nel Gruppo albergatori. Sei i consiglieri dimissionari a causa del "Progetto Pianosa"
PORTOFERRAIO. Una lunga sfilza di dimissioni.
Ben sette e tutte di grande spessore: Boris Procchieschi, Luca Bartolini, Mauro Solari, Ottaviano Pagni, Massimo De Ferrari, Bruno Paternō, Francesco Paladini, che sono arrivate, sia pure scaglionate, sul tavolo della presidenza dell'Associazione albergatori.
Una presa di distanze dall'esecutivo, guidato da Giancarlo Pacini, dallo scorso anno alla guida della pių importante associazione imprenditoriale dell'isola.
Una decisione clamorosa dal momento che fra i consiglieri dimissionari ci sono i due ex presidenti dell'Associazione e che, di fatto, il gruppo dei "dissidenti" č quello alla guida delle pių importanti strutture alberghiere dell'isola: Hermitage, Desirče, Acacie, Antares, Airone, Picchiaie, Lacona, Villa Ombrosa, Montecristo, Acquamarina, tanto per fare degli esempi.
La parte "forte" di un'associazione, se non altro in termini di fatturato e di dipendenti. Tutto, almeno cosė pare, sembra essere nato dal Progetto Pianosa. Un progetto per il riutilizzo di una parte di alcune strutture dell'isola, una ristrutturazione del patrimonio immobiliare da destinare al comparto turistico. Un progetto discusso e sponsorizzato dall'intera associazione albergatori, ma anche presentato (sia pure in veste diversa) anche da cinque albergatori (Enrico Cioni, Lucio Di Biase, Alessandro Gentini, Luigi Marzotto, Paolo Reale) alcuni ai vertici del consiglio direttivo.
Un percorso individuale (in partenza il gruppo era composto da 6 operatori ma uno, Michelangelo Venturini, ha preso le distanze) che non deve essere piaciuto pių di tanto. Se a questo si aggiunge il silenzio sulla vicenda da parte del presidente, nessuna decisione ancora presa da parte dei proibiviri, č tutto detto.
Aria di burrasca, insomma, quella che spira nella sede degli Albergatori di viale Italia e sull'assemblea annuale dell'Associazione prevista nella seconda decade del mese. b.p.)