Le ricerche condotte in questi anni hanno permesso al segretario dell'Associazione Fausto A. Foresi di raccogliere materiale di grande interesse che in parte è stato inserito nel volume di recente pubblicazione: Il Porto di Pianosa. Dall'epoca romana a oggi, Pisa, Ed. Nistri-Lischi, 1999 (collana "Il Tagliamare" num. 55) |
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"Il porticciolo più bello del mondo"; così osservava Mauro Mancini sulle pagine disegnate del suo Navigare Lungocosta a proposito del porto di Pianosa. Questo volumetto presenta una indagine storica per esplorare le vicende di questo approdo toscano sconosciuto ai più (l'isola è stata inaccessibile fino a poco tempo fa, a causa del carcere di massima sicurezza che ospitava). Uno straordinario corredo di fotografie d'epoca, di mappe e di documenti storici, invoglia tutti gli appassionati di mare, di isole e di storia a visitare questo angolo semisconosciuto dell'Arcipelago toscano. |
Fausto Armando Foresi, attivissimo membro della Associazione per la Difesa dell'Isola di Pianosa, proviene da una famiglia che ha vissuto sull'isola per più generazioni, fatto che lo ha incuriosito e stimolato, oltre che facilitato, nell'intraprendere questa ricerca storica. L'autore vive oggi a Livorno, e continua con energia a battersi per la salvaguardia e la valorizzazione della "sua" isola. |
Con questo terzo lavoro, abbiamo cercato di dare delle risposte alle centinaia di domande che durante le visite alle mostre ci venivano rivolte: abbiamo dato un nome a ogni casa, a ogni strada e a ogni località, unendo le conoscenze acquisite dalle ricerche cartografiche e bibliografiche, ai ricordi dei vecchi abitanti. Il volume è arricchito da 87 immagini a colori, e, sempre a colori, di una fotografia aerea di cm. 50 x 60 che riproduce interamente l'isola, sulla quale sono riportati quasi tutti i nomi del testo. Un piccolo volume nelle dimensioni di grande utilità per tutti coloro che vogliono visitare e conoscere Pianosa. |
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Monica Colombo e Fausto Foresi, PIANOSA: uso destinazione e nomi delle strutture principali, delle località costiere, interne e delle strade, Pontedera, maggio 2002, Edizioni AMICOLIBRO, tip. Bandecchi e Vivaldi. |
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Monica e Fausto sono sposati da dieci anni e con due figli, Giacomo e Andrea. Lei è milanese, nata a pochi metri dal Duomo più conosciuto d'Italia e laureata in Lettere, mentre lui è pianosino da cinque generazioni con Diploma in Educazione Fisica. Sembra non possano avere niente in comune, invece, come in molte fortunate circostanze accade, lei ha spinto lui alla passione per la ricerca, e lui le ha trasmesso l'amore per quell'isoletta a molti sconosciuta. |
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Finalmente, sono riusciti a firmare insieme un piccolo libro, il terzo della Associazione Per la Difesa dell'Isola di Pianosa, il secondo pubblicato dalla Amicolibro, una Associazione e una Piccola Società Cooperativa, della quale entrambi sono soci sin dai primi giorni della loro costituzione. |
È questo un testo scientifico, a cura del Prof. Carlo Tozzi dell'Università di Pisa e del Prof. Michel Claude Weiss dell'Università della Corsica, che illustra attraverso i contributi di numerosi collaboratori i rapporti tra Toscana e Corsica nella preistoria. Un libro di non facile lettura, ma la quantità di notizie e immagini riguardanti Pianosa è tale e tanta che a pieno diritto, vogliamo inserirlo tra quelli da noi segnalati. È senz'altro una pubblicazione indispensabile per chi vuole profondamente conoscere un territorio, e per chi è appassionato di archeologia. Pianosa conserva più che in ogni altra parte d'Italia la più alta concentrazione di siti preistorici databili tra il 4.000 e 2.000 a.C.. Carlo Tozzi, che ha curato e seguito gli scavi su Pianosa, socio anch'egli della nostra Associazione, a pieno merito deve essere considerato fra coloro che si adoperano per la valorizzazione della nostra isola, e con questa pubblicazione, alla quale ha partecipato la Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana, rende pieno merito alla grandissima importanza della storia antica e non scritta di Pianosa. |
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UNIVERSITE DE CORSE-UNIVERSITA' DI PISA
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Finalmente ci siamo riusciti. E' stato l'impegno editoriale senz'altro più importante affrontato fino a ora. Molto amato da chi rivede nel libro i posti e gli amici con i quali ha condiviso l'esperienza pianosina, ma anche apprezzato da chiunque, sfogliandolo, capisce perché, una volta conosciuta, è difficile scordarsela. E' un libro fotografico con tutti i testi e didascalie tradotti anche in Inglese e Tedesco. Si completa di 180 pagine in buona parte a colori in formato 22x29, è diviso in 4 sezioni: il porto, il paese, le persone e gli avvenimenti legati alla vita del carcere; presenta 400 immagini scelte tra le circa 1400 dell'archivio fotografico della Associazione disposte prevalentemente in ordine cronologico, partendo dalle più antiche risalenti alla fine dell' '800. Ogni sezione è introdotta da testi dell' '800 e dei primi del '900. Non può essere considerato solamente una raccolta di immagini, ma anche un libro storico, che ripercorre le vicende e le tradizioni degli ultimi cento, e poco più, anni di vita sull'isola. |
Si tratta di una raccolta di 4 poesie scritte nel giugno 1976. In esse l'autore, Enrico Foresi, che si trova distante da Pianosa, sia nel tempo, sia nello spazio, insegue i suoi ricordi, scorrendo dal passato più remoto al passato più recente.Recupera questa memoria con il ricordo del padre, della sua gente, della sua casa, della sua terra, con la coscienza, purtroppo, che per sé e per la sua famiglia non sarà più possibile tornare indietro: rivede tutte quelle immagini che hanno caratterizzato il suo passato e ogni verso sembra pervaso di malinconia e di dolore. Enrico Foresi, LA MIA PIANOSA: Pontedera, giugno 2004, Edizioni AMICOPARCO, tip. Bandecchi e Vivaldi. Enrico Foresi nasce a Pianosa il 1° dicembre 1923, si sposa a Pianosa con Maria Toti il 26 luglio 1953 e muore a Campo nell'Elba il 3 agosto 1980. Ha carattere estroverso, allegro, sempre disposto allo scherzo e con due grandi passioni: la pittura e la scrittura. Anche se perfettamente integrato nella città di Livorno, nella quale trascorre la maggior parte della sua vita, non smette mai di pensare alla sua Pianosa, tornandovi ogni qual volta se ne presenti l'occasione. Nel 1971, la madre con zia Wanda e il fratello Enzo lasciano definitivamente Pianosa, se non per tornarci sporadicamente fino al 1975, anno in cui muore zia Wanda, che non verrà sepolta a Pianosa, ma a Campo nell'Elba. La sua famiglia dopo più di 120 anni ha quasi perso ogni legame con Pianosa. |
Definire Pianosini due fiorentini come Paolo Notarbartolo di Sciara e Alessandro Olsckhi è solo apparentemente difficile. Già il padre del primo negli anni Quaranta era un assiduo frequentatore di Pianosa, e per Paolo e il fratello Franco non fu difficile, sessant'anni or sono, innamorarsene, fino al punto da coinvolgere in questa passione Alessandro Olsckhi, noto Editore fiorentino e Presidente del Gruppo Ricerche Scientifiche e Tecniche Subacquee di Firenze. Insieme e per primi, nel 1970, avanzarono la proposta, poi accolta nel 1979, di un Parco Marino per Pianosa, avviando varie campagne di ricerca e studi sia di carattere ambientale che storico culturale. In questa video cassetta sono riportate immagini di una Pianosa abitata, coltivata e viva, immagini terrestri, subacquee e vedute aeree di carattere ambientali e archeologico, comprese le Catacombe prima del recente restauro. Sia Paolo che Alessandro sono soci della Associazione per la Difesa dell'isola di Pianosa dal primo anno della sua costituzione, e hanno assiduamente collaborato, incoraggiato e partecipato a ogni iniziativa tesa alla conoscenza e alla salvaguardia di Pianosa. Paolo Notarbartolo di Sciara, PIANOSA: UN'ISOLA DA DIFENDERE Il suo isolamento e la particolare conformazione geografica, ne hanno favorito l'utilizzo come isola-prigione e, infatti, da circa un secolo, questa è la sua destinazione. Per evidenti motivi di sicurezza, è sempre stata oggetto di un'attenta sorveglianza, accompagnata dal divieto di navigazione. Ciò ha costituito, in pratica, una efficacissima protezione per un ambiente marino e terrestre, che hanno caratteristiche del tutto particolari, e ha permesso di preservare gli importanti reperti archeologici del suo interno come le Catacombe, i resti della Villa di Agrippa e le testimonianze della civiltà neolitica. |
In questo volume è riportata quasi tutta la conoscenza archeologica di Pianosa. Tre tra i maggiori studiosi che si sono occupati di Pianosa ci offrono la possibilità di sapere tutto ciò che fino a ora è stato scoperto e detto sull'antica storia dell'isola. Si tratta di una copia anastatica di 95 pagine con due tavole a colori, tratta da: Rendiconti - III serie, Vol. LXXIV. Anno Accademico 2001-2002, Edizione:2002 Collana: Rendiconti - III serie, Casa Editrice: Pontificia Accademia Romana di Archeologia I tre capitoli sono così suddivisi: 1° S. Ducci, Sanna Randaccio, "La preistoria dell'isola di Pianosa alla luce delle recenti scoperte" 2° G. Pisani Sartorio, "Teatri in villa: L'esempio di Pianosa" 3° G. Bartolozzi Casti, "Indagini archeologiche nella catacomba di Pianosa" |