Il Tirreno, 1 ottobre 2000
Un progetto pilota per l'isola di Pianosa
Sentieri terrestri e marini, boe di ancoraggio, percorsi a vela
PORTOFERRAIO. Un progetto pilota per Pianosa.
Sentieri terrestri e marini, boe di ancoraggio e percorsi a vela e canoa. Il tutto per consentire al visitatore di conoscere, attraverso percorsi didattici, un'isola e, soprattutto, il mare che la circonda, per apprezzare un ecosistema unico nel Mediterraneo. Un progetto che punta alla fruizione sostenibile di un'isola sempre più "perla" dell'Arcipelago. Ma non solo sentieri marini e terrestri.
Affidato anche un incarico, al Dipartimento d'ingegneria civile dell'Università di Pisa, per lo studio e la ricognizione del sistema fognario. Come pure confermato, anche per il 2001, il progetto sperimentale di visite guidate all'ex Isola del Diavolo.
"Si tratta - ha detto il presidente dell'Ente Parco, Giuseppe Tanelli - di non interrompere il progetto sperimentale che, dall'anno scorso, in collaborazione con il Comune di Campo nell'Elba, ha permesso, a migliaia di persone, di conoscere e far conoscere l'immenso patrimonio di quest'isola".
Ma non solo di Pianosa si è parlato nel consiglio direttivo dell'Ente Parco: discussa e approvata la bozza del bilancio di previsione del 2001. Una bozza ora all'esame della Comunità del Parco per il parere di competenza. L'Ente ha, comunque, già pianificato gli investimenti per il prossimo esercizio finanziario: in totale una cifra che sfiora i 21 miliardi.
Si è parlato anche del rinnovo del contratto del direttore. Individuata una terna all'interno della quale dovrà essere designato il direttore del Parco con il quale l'Ente stipulerà un contratto di diritto privato. Nella terna, insieme all'attuale direttore, Nino Martino, sono stati indicati i direttori dei Parchi nazionali delle Foreste casentinesi e del Vesuvio. Individuata anche una società specializzata che si occuperà dello svolgimento e delle prove preselettive dei concorsi che si terranno a Portoferraio nella prima decade di dicembre.
A fine consiglio sono stati deliberati anche gli interventi per il controllo della popolazione dei cinghiali. Approvati stanziamenti per i danni arrecati alle colture e sono stati commissionati due studi, uno al Dipartimento di Etologia dell'università di Pisa sulla genetica degli ungolati e l'altro al Dipartimento di Produzione animali dell'università di Torino relativo all'ecopatologia della specie presente all'Elba.