Lisola 13 febbraio 2001
Il Parco promuove l'educazione ambientale
Approvato dal CD dell'Area protetta un progetto per la fruizione gratuita di Pianosa da parte degli studenti. Previsti premi consistenti in materiale didattico
Scoprire e valorizzare le proprie radici, promuovendo la conoscenza dei luoghi e della storia. Questa, in sintesi, la finalità del progetto "Conoscere Pianosa", approvato dal Consiglio Direttivo dell'Ente Parco che ha così risposto all'appello lanciato dalla repubblica italiana per tutelare le risorse del Mediterraneo. L'iniziativa, per la quale l'Area protetta ha investito 88 milioni, coinvolgerà inizialmente gli studenti delle classi quarte e quinte delle elementari, il triennio delle medie e i primi due anni delle scuole superiori di tutto l'Arcipelago toscano, per estendersi dal prossimo anno didattico a ogni scuola d'Italia.
Non a caso la scelta è caduta sull'isola di Pianosa, una tra le più interessanti e meno conosciute delle "Sette sorelle" del Tirreno. Costretta all'isolamento forzato per quasi un secolo e mezzo, durante il quale la frazione campese è stata sede di penitenziario nel quale sono stati confinati, in tempi recenti, terroristi e nomi di spicco della malavita, Pianosa è dal 1998, data della dismissione del carcere, al centro di un progetto incentrato sulla realizzazione di un polo scientifico-didattico e sullo sviluppo dell'agricoltura biologica.
Per facilitare l'educazione delle nuove generazioni alle bellezze naturali, il parco ha disposto di finanziare le visite, coprendo direttamente le spese per il trasferimento dei giovani dal porto di Marina di campo a Pianosa e quelle del vitto. Sull'ex Alcatraz del tirreno gli studenti potranno visitare, nel periodo compreso tra aprile e giugno (prima, cioè della stagione in cui vengono effettuate le visite giornaliere contingentate aperte ai turisti), il paese attualmente disabitato, il porto romano e Punta del marchese, la Villa di Agrippa come una sezione dell'ex carcere e le interessantissime catacombe, il cui recupero è stato curato dalla Pontificia commissione di Archeologia sacra. Non solo.
Le classi che lo vorranno potranno inviare al parco scritti, foto e disegni inerenti le visite e le sensazioni vissute. I tre lavori giudicati migliori da un'apposita giuria riceveranno addirittura dei premi consistenti, rispettivamente in tre, due e un milione di lire in materiale didattico, che verranno consegnati alla scuola di appartenenza dei ragazzi.
"Si tratta - è stato il commento del Presidente dell'area protetta, Giuseppe Tanelli, di uno degli impegni più importanti e sentiti del Parco".