La Nazione 31 agosto 2001
Rientrata la marea nera
PORTOFERRAIO - Allarme inquinamento rientrato lungo le coste pianosine minacciate mercoledì pomeriggio da una chiazza oleosa di vaste dimensioni originata con tutta probabilità dall'illegale lavaggio delle cisterne ad opera di una petroliera. Recuperati già mercoledì sera oltre 25 metri cubi di miscele oleose dai battelli antinquinamento "Marea", "Jerzy" e "Fratelli Neri", subito fatti convogliare sul posto dalla Capitaneria di Porto di Portoferraio, la chiazza - che una prima ricognizione aerea della Guardia Costiera aveva indicato addirittura della lunghezza di sei-sette miglia con un fronte di 3-400 metri - con il passare delle ore, grazie anche al favorevole gioco delle correnti, si è frammentata, è andata sempre più riducendosi di dimensioni ed alle prime luci dell'alba è stata oggetto del definitivo attacco della task-force dei mezzi (7) della "Castalia Ecolmar" fatti arrivare a Pianosa che si è concluso positivamente nel primo pomeriggio.
Allontanatosi dall'isola del Diavolo - dove per fortuna si è spiaggiata solo una piccolissima quantità di catrame sull'arenile di Cala Giovanna, peraltro subito rimossa dal personale della Forestale e delle altre forze dell'ordine presenti sull'isola con l'aiuto di un gruppo di turisti in visita guidata - il troncone principale della chiazza è stato spinto dal vento in direzione nord-ovest.
E in mare aperto, senza il minimo rischio di spiaggiamento sulle coste dell'Elba, è avvenuta la definitiva bonifica degli idrocarburi conclusasi con un recupero totale di circa 70 metri cubi di sostanze inquinanti. La locale autorità marittima, che sull'episodio ha logicamente aperto un'inchiesta, ha chiesto l'attivazione di controlli da parte di tutte le Capitanerie del Tirreno sulle navi cisterna in arrivo ed in partenza dai vari porti.
Campioni delle miscele oleose raccolte verrann inoltre inviati all'autorità giudiziaria per le indagini del caso.