Il Tirreno 10 settembre 2002
Ambientalisti contadini sull'isola di Pianosa.
Un progetto del Wwf e del Parco nazionale
per dare da mangiare e bere agli uccelli migratori.
Si cercherą anche di monitorare la fauna durante tutto l'anno.
PIANOSA. Campi coltivati a Pianosa per riportare sull'isola, ex carcere di massima sicurezza, le coltivazioni e offrire alle popolazioni di animali selvatici un campo coltivato dove mangiare e permettere loro di abbeverarsi a nuove fonti.
É il progetto del Wwf che ha messo in campo i volontari dell'associazione, in accordo con l'Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano e col Comune di Campo nell'Elba. I volontari sono al lavoro da settimane con falci, zappe e vanghe per riportare sull'isola una minima attivitą agricola. Sono stati anche realizzati siti di abbeverata e piccole superfici coltivate per incrementare le possibilitą di sussistenza dell'avifauna stanziale e migratrice. «Il piano - affermano i responsabili regionali del Wwf - prevede la realizzazione di piccolissimi lotti a grano, sorgo, miglio e leguminose in genere». I semi non saranno raccolti ma lasciati sui campi per permettere agli animali selvatici di cibarsene.
«Pianosa, - spiega il Wwf -, con le altre isole dell'Arcipelago č un ponte essenziale per gli uccelli migratori che in primavera e autunno si spostano lungo le rotte tra l'Africa sub-sahariana e l'Europa.
Una delle condizioni essenziali della loro sopravvivenza č la possibilitą di trovare lungo la strada luoghi tranquilli ed accoglienti dove sostare per alimentarsi, reintegrare le riserve di grasso per riprendere le forze e ripartire.
Questo mese le attivitą sono integrate dal censimento dei rapaci che transitano sull'isola, vero e proprio trampolino in mezzo al Mediterraneo, da cui proseguirą l'impegnativo viaggio verso l'Africa. Wwf e Comune di Campo nell'Elba stanno lavorando sulla possibilitą di dilatare il progetto sull'arco temporale annuale, in modo da dare continuitą alle operazioni agronomiche ed ai censimenti degli uccelli.
Il progetto prevede, inoltre, come lo scorso anno, la pulizia delle bellissime coste dell'isola, deturpate da bottiglie, sacchetti di plastica, polistirolo e tutto quello che alcuni, distrattamente, affidano al mare. Il progetto č spiegato anche su internet ai siti del Wwf Italia (www.wwf.it) e del Wwf Toscana (www.wwftoscana.it).