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VISITE QUOTIDIANE A PIANOSA, SI RIPARTE DA 350

Lisola 12 aprile 2005

Visite quotidiane a Pianosa, si riparte da 350 Comune di Campo e Parco nazionale hanno concordato le nuove regole per la fruizione. Possibili i pernottamenti sull'isola piatta

CAMPO NELL'ELBA - II Comune e il Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano hanno deciso di stabilire, di comune accordo, le nuove regole per la fruizione di Pianosa. Dopo un lungo periodo di contrasti, un incontro fra le parti è avvenuto lo scorso 20 gennaio, anche se la notizia è stata ufficializzata solo nei giorni scorsi, con l'affissione all'Ufficio protocollo del verbale della riunione.

In quella occasione sono state fissate le linee principali. In particolare, salvo correzioni dell'ultima ora, il numero di persone che potranno visitare l'isola ogni giorno è stato fissato "in via sperimentale" a quota 350. Nella zona fra Punta del Marchese e Cala Giovanna, inoltre, sarà realizzato un campo boe gestito congiuntamente da entrambi gli Enti.

Punto dolente nella gestione dell'ex isola carcere durante la scorsa stagione, fu la conduzione dei servizi pubblici. Nel 2004, Pianosa finì più volte sui giornali non per le sue bellezze naturali, ma a causa di nauseabondi accumuli di rifiuti. 1 cassonetti, infatti, venivano svuotati una volta a settimana quando arrivava la nave della Toremar; qualche volta però, per diversi motivi, il prelievo non era avvenuto con le prevedibili conseguenze.

Ad aggravare il tutto aveva contribuito anche la decisione improvvisa del Parco di aumentare il numero dei visitatori giornalieri a 450. Secondo voci non confermate, poi, il numero sarebbe stato a volte superato, trasformando la protetta spiaggia di Cala Giovanna in una qualunque affollatissima spiaggia estiva. Le polemiche scoppiate durante l'estate convinsero il commissario del Pnat a riportare il numero dei visitatori quotidiani a 250, ma i problemi non sono scomparsi. L'ultima denuncia in ordine di tempo è stata quella avanzata da Legambiente riguardo ad un episodio di pesca di frodo nel mare super protetto dell'isola, per la prima voltai documentata da una foto esplicita.

Essendo stata scattata in inverno, il fatto ha gettato non poche ombre sul personale addetto alla sorveglianza di Pianosa. Ora il numero dei visitatori tornerà a salire. Per evitare che si ripetano i problemi di un anno fa, il Parco e il Comune di Campo hanno deciso di dividersi i compiti e gli oneri secondo le rispettive competenze. All'Amministrazione campese, fra le altre cose, spetteranno illuminazione, pulizia, raccolta e smaltimento dei rifiuti. Al Parco invece spetteranno vigilanza, gestione dei servizi igienici, informazione ai visitatori, salvaguardia dall'inquinamento e gestione delle visite.

Riguardo alle visite contingentate "ci siamo voluti tenere sotto il tetto stabilito dalla Provincia", dichiara il vice-sindaco Enrico Graziani. Lo studio recepito da Livorno parla di un limite di circa 450 persone totali, in una situazione in cui tutto funziona alla perfezione, con servizi fognari e di depurazione consoni. "Faremo in modo di garantire i servizi", assicura in questo senso il vicesindaco.

I visitatori potranno percorrere itinerari per trekking, mountain bike, kajak e sea watching oppure girare l'isola nei sentieri adibiti usufruendo del trasporto a ruote con mezzi a basso impatto ambientale o con quadrupedi. Saranno organizzati in gruppi di 25 persone (esclusi i residenti e gli operatori), accompagnati da una guida ambientale ciascuno. A differenza di quanto accaduto la scorsa stagione estiva, per l'accesso all'isola occorrerà pagare un biglietto unico, finalizzato all'accesso all'area protetta. Le modalità di accesso ed i prezzi per gli ormeggi e per le immersioni nella zona di mare protetta, invece, saranno definite da appositi regolamenti.

I residenti nelle isole dell'Arcipelago Toscano, le scolaresche e i gruppi che si recheranno a Pianosa per motivi di ricerca scientifica, godranno di riduzioni o esenzioni. Per le scolaresche e per i piccoli gruppi, in particolare, sarà anche possibile pernottare sull'isola, per pochi giorni. Prima però dovranno essere individuate le strutture idonee al loro accoglimento.

Per le escursioni marine, invece, verrà realizzato a spese dell'Ente Parco un campo boe fra punta del Marchese e Cala Giovanna. La struttura sarà gestita congiuntamente da Comune e Parco. I proventi derivanti dalla gestione dell'isola piatta, infine, saranno ripartiti fra i due Enti in parti uguali e saranno destinati alla copertura delle spese sostenute o comunque utilizzati per finalità istituzionali.

Roberto Miliani

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