Il Tirreno, 22 agosto 2007
Maltempo, in quaranta bloccati a Pianosa
La motovedetta porta le medicine indispensabili per un bimbo
MARINA DI CAMPO. Una notte trascorsa sull'isola di Pianosa. Tutto per colpa delle avverse condizioni meteomarine che non hanno permesso alla motonave Domizia, che effettua il servizio dal porto di Marina di Campo all'ex isola del Diavolo, il collegamento di ritorno a una comitiva di vacanzieri.
Sono rimasti bloccati in quaranta e hanno trascorso la notte ospiti del punto di accoglienza della Croce Rossa e nella foresteria che si trova sull'isola. Solo ieri mattina sono rientrati all'Elba, sempre a bordo della stessa imbarcazione che lunedì mattina aveva salpato da Marina di Campo per raggungere l'isola. Poi, il maltempo.
Nella comitiva di vacanzieri, anche un bambino che aveva necessità di alcune medicine particolari. É dovuta intervenire una motovedetta della Capitaneria di porto di Portoferraio che, allertata dai Carabinieri e nonostante un mare e un vento violentissimi, è riuscita a raggiungere Marina di Campo, a prendere il farmaco e a portarlo sull'isola ex penitenziario.
È la prima volta, per questa stagione, che si verifica una simile circostanza, «ma in dieci anni durante i quali viene espletato il servizio di accompagnamento di turisti contingentati a Pianosa - puntualizza il comandante del battello "Domizia" che effettua il servizio di collegamento Marina di Campo-Pianosa - è accaduto altre tre volte. Anche se ci troviamo durante la bella stagione - continua il comandante - può succedere che si alzi il vento e che il mare s'ingrossi». Come è avvenuto esattamente lunedì pomeriggio.
AI maestrale della mattina è subentrato, verso sera, un libeccio teso che ha consigliato al comandante dell'imbarcazione in procinto di lasciare il moletto di Pianosa di rimanere alla fonda e rinviare il collegamento alla mattina successiva. I vacanzieri, sbarcati attorno alle 11, anziché lasciare l'ex Isola del Diavolo attorno alle 19 (come previsto dall'orario), hanno dovuto così pernottare sull'isola per ritornare all'Elba verso le 10 del mattino successivo.
«C'è stato qualcuno anche un po' dispiaciuto di lasciare l'isola - aggiunge il dottor Domenico Zottola, tra i responsabili della cooperativa San Giacomo - in fin dei conti si è trattato di una gradita permanenza». È difatti previsto un locale, appunto la Foresteria, adibito a residenza dove, in casi di necessità, si può trascorrere la notte.
«Tutto ha funzionato alla perfezione - aggiunge Zottola - In occasione di avverse condizioni di mare si è verificata una perfetta sinergia tra Carabinieri, forze di Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale dello Stato, Capitaneria di porto e la stessa San Giacomo, grazie alla quale è stato reso gradevole il soggiorno "forzato" nell'ex colonia penale più grande d'Italia».