Tirreno Elba News, 2 marzo 2008
La giornata particolare dei volontari a Pianosa.
L'iniziativa del parco: mille mani all'opera per la pulizia dell'isola.
Cinquecento persone si sono presentate domenica mattina di buon'ora a Rio Marina per "Mille mani per Pianosa", l'iniziativa organizzata dal Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano per la pulizia delle coste di questa oasi naturale. Malgrado l'incidente di Porto Azzurro, che ha reso inutilizzabile la nave Bellini, che sarebbe dovuta servire per portare i volontari su Pianosa, l'organizzazione del Parco è rimasta in moto e l'evento non è stato rimandato.
I cinquecento volenterosi, elbani e non, sono stati imbarcati sull'Aethalia e sono partiti alla volta dell'isola piatta. All'iniziativa erano presenti anche il presidente del Parco Mario Tozzi, e la direttrice Franca Zanichelli, oltre ad altri componenti del direttivo. Durante la traversata e all'arrivo sono stati organizzati gruppi di lavoro di circa 25 persone, poi sono stati distribuiti guanti e sacchetti e le varie comitive sono partite per raggiungere i diversi punti di lavoro. C'è chi si è spostato in bicicletta, chi con i camion, chi non ha rinunciato al piacere di una lunga passeggiata, con la possibilità di scoprire bellezze dell'isola ancora poco conosciute.
I volontari hanno lavorato con solerzia, raccogliendo sia materiale di grandi dimensioni, come bottiglie e bidoni, che piccoli frammenti di plastica e polistirolo, abbandonati dal mare sulle coste dell'isola Ognuno ha potuto dare il suo contributo. Finite le operazioni di pulizia sono stati distribuiti i pranzi al sacco preparati dalla cooperativa sociale S. Giacomo di Porto Azzurro. Una volta raccolta, la spazzatura è stata raggruppata e successivamente ritirata dai volontari "specializzati" del Comune di Campo nell'Elba, muniti di idonea attrezzatura. A fine giornata tutti erano stanchi ma soddisfatti di aver dato il proprio contributo per una delle isole più belle dell'Arcipelago.
"Ci sono molti da ringraziare - dicono dal Parco - prima di tutto il Comune di Campo nell'Elba e inoltre la compagnia Toremar che ha dimostrato una grandissima disponibilità e collaborazione, l'Apt che ha fornito gratis sacchi e guanti, la direzione del carcere di Porto Azzurro, la Protezione Civile, tutte le guide, I'Atl e il Comune di Rio Marina. Grazie anche ai detenuti della Casa di Reclusione di Porto Azzurro, alla Cooperativa San Giacomo, alla Protezione civile, alla Croce Rossa Italiana, alla Polizia penitenziaria, al Cta-Cfs, alla capitaneria di Porto e in generale alle Forze dell'ordine che sono intervenute. Hanno aderito le associazioni ambientaliste (Wwf e Legambiente) e tante associazioni di volontariato. Grazie a tutti coloro che sono venuti con noi: sulla nave eravamo 497. Ora toccherà a Capraia e poi a Giannutri".
Così ha commentato la giornata il presidente del parco, Tozzi: "Fruizione intelligente delle isole minori dell'arcipelago toscano, questa la parola d'ordine lanciata nell'iniziativa per Pianosa, che rappresenta oggi un possibile modello di turismo ambientalmente compatibile che permette agli ecosistemi di sostentarsi e alle economie locali di mantenere le proprie prerogative, trasformando in elemento di rilancio proprio lo stesso vincolo di protezione. Riduzione dei grandi numeri e riconversione verso un turismo consapevole, l'unico che permette di migliorare la qualità dei soggiorni, piuttosto che non la quantità. Questa peraltro sembra l'unica via per evitare la parabola discendente del turismo in tutto il Mediterraneo: ciò che si riscontra in alternativa sono le infiltrazioni malavitose o il crollo delle infrastrutture nel caso si scelga ancora una volta la via suicida della mera crescita numerica e priva di attenzioni verso quell'insostituibile patrimonio naturalistico che costituisce la ragione stessa dei flussi turistici. Offrire una vera qualità ambientale paga in prospettiva molto più del "mordi e fuggi" e fa ritornare coloro che trovano all'arcipelago la vera qualità dei soggiorni. Apertura al mondo della scuola e della ricerca per Montecristo, ripresa delle visite a Gorgona, regolamentazione dei flussi turistici per Giannutri, questi i prossimi passi dell'Ente Parco per tornare a far vivere le isole più piccole dell'Arcipelago."