Il Tirreno Extra, 18 novembre 2008
Un progetto per Pianosa.
Tutela ambientale e reinserimento dei detenuti.
PORTOFERRAIO. Salvaguardia del territorio da una parte. Dall'altra reinserimento in società per detenuti che stanno ancora scontando la pena. Obiettivo di tutela ambientale per un'isola, come dire Pianosa (per anni supercarcere), che a buon diritto è considerata fra le maggiori perle dell'arcipelago toscano e non solo. Nei progetti anche finalità, per così dire sociali, come quelle di creare forme di occupazioni o escogitare dei piccoli mestieri da "vendere", un domani, sul mercato del lavoro, appena si tratta di uscire dalla detenzione e affacciarsi nel mondo al di là delle sbarre del carcere. Il tutto legato al reinserimento con un occhio rivolto alla cooperativa San Giacomo di Porto Azzurro.
Questi i temi che saranno affrontati oggi, nella sede del Parco, in occasione della convocazione del consiglio direttivo.
All'ordine del giorno un solo e unico argomento: l'ex Isola del Diavolo. O per meglio dire le strategie formulate nel tempo dagli organi di governo che vi hanno facoltà per cercare punti di contatto e stabilire quali piani si possono fare (a breve) e quali invece per la cui realizzazione occorrono tempi più lunghi e programmi più dilazionati nel tempo.
E sono diverse le proposte che saranno analizzate dal Direttivo presieduto da Mario Tozzi. C'è quello della Provincia di Livorno che ha elaborato alcune tesi mirate soprattutto alla conservazione ambientale e alla tutela dei beni naturali e architettonici esistenti sull'Isola. C'è quello che è stato formalizzato dal Provveditore della Toscana degli Istituti di Pena. Si tratta di dare la stura a corsi di formazione indirizzati alla popolazione carceraria per la creazione di mestieri che potranno costituire un primo passo in avanti ai detenuti che, scontata la pena, saranno riammessi in società.
Uno spazio a parte lo merita il piano che è stato predisposto dal comune di Campo, sotto la cui giurisdizione ricadono l'intero territorio dell'Isola e gli edifici che qui insistono. «Sono tutte proposte - dice il vicedirettore del parco nazionale, Milena Briano - che meritano attenzione. Si tratta a questo punto di evidenziare del punti di contatto, per farli convivere senza che l'uno entri in contraddizione con l'altro». Come la proposta che è stata elaborata dallo stesso parco e che riguarda il riutilizzo e la frequentazione dell'ex penitenziario più grande d'Italia.
«Il parco guarda favorevolmente al mondo della scuola - dice ancora Milena Briano - Sono state elaborate alcune soluzioni per permettere alle scolaresche interessate a tematiche ambientali di scendere sull'isola e visitarla come si conviene». Alla riunione di questo pomeriggio parteciperà anche il presidente della Comunità del parco, Pietro D'Errico: «La nostra assemblea - conclude - è stata fissata per lunedì 24 novembre, quando si discuteranno le bozze del piano di sviluppo economico e sociale». Luigi Cignoni