Il Tirreno Extra, 10 febbraio 2009
Dura presa di posizione di Legambiente e del Pd
Col divieto di transito da piazza Matteottti la diga foranea diventa inaccessibile.
PORTOFERRAIO. Netta presa di posizione di Legambiente contro la proposta,inserita nel Ddl sicurezza, di riaprire i centri di reclusione nell'isola di Pianosa, nel cuore dell'arcipelago toscano e nell'area protetta dell'Asinara, in Sardegna. "Riaprire le carceri nelle isole non ha alcun senso: sarebbe una follia dal punto di vista ambientale ma anche dal punto di vista economico" sostiene Umberto Mazzantini, responsabile per le isole minori di Legambiente.
Mazzantini sottolinea come dal 1996, anno in cui sono state chiuse le carceri di
Pianosa e dell'Asinara, "Si è lavorato con impegno per aprire questi territori ai cittadini" e quelle che erano le
vecchie strutture carcerarie, hanno subito vari cambiamenti e "non si prestano più facilmente al compito per cui
erano nate". Rimetterli in servizio come carceri, per Mazzantini sarebbe dunque "costoso e insensato".
"Mai
come in questi casi" ha concluso Mazzantini "i parchi hanno avuto la funzione e il merito di aprire queste aree
bellissime e pregiate al pubblico. Rimettere strutture detentive di massima sicurezza in queste zone vuol dire
usare malamente i soldi dei contribuenti ,ai quali vengono sottratti anche preziossi pezzi di conoscenza e bellezza
paesaggistica.
Sulla questione è intervenuto anche Roberto Della Seta, capogruppo del Pd in commissione Ambiente del Senato. "La riapertura delle supercarceri di Pianosa e dell'Asinara" ha detto "impedirebbe di fatto tanto la tutela di aree preziose dal punto di vista ambientale".