Il Tirreno Extra, 11 febbraio 2009
La politica si divide sul carcere a Pianosa.
No alla riapertura del carcere.
La proposta del decreto sicurezza bocciata da Legambiente.
Netta presa di posizione di Legambiente contro la proposta, inserita nel Ddl sicurezza, di riaprire le carceri di Pianosa e dell'Asinara. «Riaprire le carceri nelle isole - dice il responsabile per le isole minori del Cigno Verde, Umberto Mazzantini - non ha alcun senso: sarebbe una follia dal punto di vista ambientale ed economico. Dal 1996, anno in cui sono state chiuse le case di reclusione a Pianosa e all'Asinara, sono cambiate molte cose e si è lavorato con impegno per aprire questi territori ai cittadini. Da allora le strutture hanno subìto vari cambiamenti e non si prestano più facilmente al compito per il quale erano nate. Rimetterle in forma sarebbe costoso e insensato. Mai come in questi casi i parchi hanno avuto la funzione e il merito di aprire queste aree bellissime e pregiate al pubblico per una corretta fruizione. Rimettere strutture detentive di massima sicurezza in queste zone vuol dire usare malamente i soldi dei contribuenti».
Contrario alle previsioni del decreto sicurezza che, inasprendo il 41 bis, prevede la collocazione dei detenuti in istituti di aree insulari, è anche Roberto Della Seta, senatore del Pd e capogruppo in commissione Ambiente. «La riapertura delle 'supercarceri' di Pianosa e dell'Asinara - afferma - impedirebbe di fatto la tutela di aree preziose dal punto di vista ambientale e la loro fruibilità. Proprio grazie alla chiusura degli istituti di pena di massima sicurezza si è potuto avviare progetti concreti di recupero e valorizzazione ambientale su aree cui insistono vincoli ambientali comunitari e nazionali. Sarebbe quindi un grave errore dello Stato azzerare questo impegno».