La Repubblica, 5 novembre 2009
Il ministro della Giustizia annuncia la riapertura del supercarcere toscano, chiuso nel '98.
Mentre il titolare dell'Interno da Londra parla della struttura in Sardegna. Ma il governo è spaccato.
Alfano e Maroni: "Riapriremo Pianosa e l'Asinara".
Matteoli e Prestigiacomo nettamente contrari.
Per il ministro delle Infrastrutture si tratta di "un marchiano errore".
Si oppongono anche il presidente del Parco dell'Arcipelago Toscano e Legambiente.
ROMA - Il governo punta alla riapertura dei supercarceri di Pianosa e dell'Asinara. Ma, sulla decisione, l'esecutivo si spacca: mentre per il ministro della Giustizia Angelino Alfano e dell'Interno Roberto Maroni si tratta di una decisione corretta e opportuna, il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli lo definisce "un marchiano errore". Si schiera contro anche il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo: "Pianosa come anche l'Asinara sono due gioielli della natura e vanno semmai valorizzate". La riapertura di Pianosa, carcere chiuso nel giugno '98, è prevista nel piano carceri del governo, mentre nel secondo caso si tratta ancora di un'ipotesi allo studio. "Nel piano carceri del governo - si legge in una nota del dicastero di via Arenula - sarà prevista la riapertura di Pianosa. Il Guardasigilli ha dato mandato al Dipartimento di polizia Penitenziaria di avviare le procedure per la riapertura del carcere".
"La scelta rientra nella strategia dei circuiti penitenziari differenziati e nella individuazione di strutture che abbiano una vocazione specifica nella custodia dei detenuti al 41bis. Il governo - conclude la nota - andrà avanti nel contrasto alla mafia con il piano straordinario di lotta contro il crimine organizzato e non si farà intimidire da alcuna minaccia".
Contro la riapertura del carcere si schiera senza mezzi termini il ministro Matteoli: "Come politico toscano mi sono battuto a suo tempo con tutte le mie energie per la sua chiusura e, quindi, resto nettamente contrario ad una eventuale sua riapertura. Il collega Alfano, evidentemente, non conosce lo stato di abbandono in cui si trova la struttura che ospitava il carcere e, probabilmente, non sa quanto sia pesato in termini di costi alle casse statali tenerla aperta fino a qualche anno fa".
La decisione, sostiene intanto il presidente del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano, Mario Tozzi, "è una senza alcun senso, anzi criticabile da ogni punto di vista: sociale e ambientale".
"Sbagliata sul piano sociale - spiega Tozzi - perché sull'isola sono stati avviati progetti con cooperative di detenuti in regime di articolo 21, trasformando dunque il carcere speciale in struttura di reinserimento, e criticabile anche sotto il profilo ambientale perchè riaprire il supercarcere significa fare infrastrutture e lavori che rischiano di deturpare uno dei pochi paradisi rimasti in una delle zone più belle d'Italia. Forse non tutti sanno che Pianosa, con la sua capacità di assorbimento di anidride carbonica, è una sorta di laboratorio naturale che verrebbe disperso con la riapertura del penitenziario".
Contrarissimi anche gli esponenti di Legambiente: "Il governo passa come un rullo compressore sulle proteste elbane e su tutti i progetti di riqualificazione dell'isola di Pianosa", afferma Umberto Mazzantini, responsabile del circolo Legambiente dell'Arcipelago Toscano.
Ma una parte del governo sembra decisa. Tanto che a breve potrebbe riaprire anche il carcere dell'Asinara: lo sostiene il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, oggi a Londra, per il G6 dei ministri dell'Interno: "Non solo riaprire il carcere di sicurezza di Pianosa, stiamo discutendo anche di riaprire il carcere dell'Asinara. - afferma, rispondendo a una domanda dei giornalisti - L'Italia ha molte di queste strutture ed è un peccato lasciarle là: bisogna riaprirle e metterci dentro i mafiosi cattivi. Il termine stesso isolare significa mettere qualcuno su un'isola. e l'Italia ha molte strutture di questo tipo. Se non deve essere l'Asinara studieremo altre soluzioni".