Il Tirreno Extra, 23 novembre 2009
Un progetto a 360 gradi per Pianosa.
Dovrà pianificare tutte le attività scientifiche sull'isola.
PIANOSA. Un progetto complessivo per Pianosa. Un progetto a 360 gradì che pianifichi tutte le attività scientifiche che passa attraverso l'approvazione del Piano del Parco da parte della Regione. Un progetto che coinvolgerà anche il Comune di Campo nell'Elba. Linee di azione tracciate da Mario Tozzi, presidente del Parco.
Linee di azione ma, soprattutto, un altolà al centro di biologia ed ecologia marina di Piombino diretto da Roberto Redini. Un vincolo forte al progetto, quello di trasformare l'ex caserma Bombaci in un centro studi. Una maxi costruzione terminata nel 1999, arredata e mai utilizzata. Una cattedrale nel deserto, simbolo del degrado di un'isola che ancora non ha trovato la sua identità.
Per Redini la caserma Bombardi potrebbe diventare la sede di un centro di oceanografia.
Dal Parco uno stop al progetto. Dice Tozzi: «Non sono a conoscenza del progetto, l'ho appreso dai giornali, malgrado con Redini mi sia sentito spesso. La possibilità di realizzare un laboratorio di ricerca a Pianosa deve prima essere valutata anche dal punto di vista scientifico, non solo logistico e ambientale. Il Parco riceve diverse proposte su Pianosa e ognuna passa da una valutazione collegiale e formale. L'Ente con l'approvazione del Piano del Parco da parte della Regione Toscana, dovrà produrre un progetto complessivo su Pianosa che preveda la pianificazione di tutte !e attività scientifiche e l'utilizzo delle strutture dell'isola anche in stretto rapporto con il Comune di Campo nell'Elba».
Niente fughe in avanti, insomma.
Rimarca Tozzi: «Fino a che l'idea del professor Bedini non sarà vagliata dagli organi del Parco con un documento scientifico completo e un piano di fattibilità, non potrà essere presa in considerazione. In ogni caso, soprattutto su Pianosa non sarà mai possibile alcuna forma di sfruttamento turistico con modalità del tutto avulse dall'agire del contesto istituzionale»
