Il Tirreno Extra, 27 agosto 2010
Inchiesta sull'invasione dei turisti
Pianosa. Martedì mille bagnanti a Cala Giovanna
E c'è chi si sente beffato: chi viaggia con Toremar non può visitare l'isola
PIANOSA. C'è un'inchiesta del Corpo forestale per capire perché martedì scorso a fare il bagno a Cala Giovanna ci fossero molte più persone del previsto. Come c'è una ragione per cui l'isola di Pianosa, disabitata da anni dopo la chiusura del carcere di massima sicurezza, sia in abbandono. Le critiche di Aldo Berlinguer - e di altri turisti - non sono venute a caso.
Martedì a fare il bagno in una delle isole più protette del Mediterraneo c'erano più dei 250 turisti ai quali il Parco consente, giornalmente, di raggiungere Pianosa. Dal traghetto Toremar ne sono sbarcate almeno 400. Per oltre 200 di loro il biglietto di sola andata è stato acquistato a Livorno. Sono. saliti sulla nave a Rio Marina, sbarcati a Pianosa convinti di poter visitare l'isola - ma costretti invece a rimanere dentro il paese e sulla spiaggetta perché non autorizzati - e ripartiti a bordoo del mezzo dell'agenzia che ha proposto loro il viaggio. Scontenti, delusi per le poche cose che avevano visto e allibiti per l'affollamento di Cala Giovanna. Per chi arriva sull'isola con Toremar non valgono le stesse regole in vigore invece per i turisti che sbarcano con le gite organizzate e autorizzate dal Parco. E martedì la gita in questione era stata acquistata (per i 250 posti disponibili) tramite il booking online del Parco da un'altra agenzia.
Chi ha viaggiato con Toremar questo non lo sapeva. Né chi ha loro proposto il viaggio, nel rispetto formale delle regole, lo ha specificato. Il risultato è stata una figuraccia per Pianosa e l'Elba. "Le regole per i visitatori che arrivano con Toremar - spiega la direttrice del Parco, Franca Zanichelli - sono le stesse dal 2000 come ho avuto modo di spiegare a un noto politico che martedì è arrivato a Pianosa con la nave e mi chiedeva di accedere all'isola pur senza autorizzazione: gli ho risposto che se era stato truffato poteva denunciare gli autori della truffa". Su questi aspetti sta indagando la Forestale che ha avuto un bel da fare per spiegare ai visitatori arrivati con Toremar i motivi del divieto d'accesso all'isola.
Le loro lamentele sono state raccolte dal sindaco di Campo nell'Elba Vanno Segnini. "II grido d'allarme del professor Berlinguer - spiega Segnini - è quello di un'intera comunità, campese ed elbana, vittima del degrado di Pianosa. Un territorio fragile e prezioso che sconta un problema su tutti: la totale incertezza sulla legittimità delle competenze che enti di vario grado esercitano sull'isola". II territorio è di proprietà del Demanio, che non ha soldi per investire sulle strutture. Una sentenza di Corte d'appello riconosce al Comune gli usi civici. La sentenza c'è, ma l'attribuzione dei territori e degli immobili no perché il Demanio è ricorso in Cassazione.
"Il nostro vuol essere un appello rivolto allo Stato - conGude Segnini - metteteci nelle condizioni di prenderci cura di Pianosa". L'unica presenza stabile sull'isola, estate e inverno, è quella di 5 guardie carcerarie, quasi mai presenti in contemporanea tra turni e ferie. "Non si tratta di agenti in missione - spiega il comandante della penitenziaria, Pennetti - ma di personale che presidia il territorio ogni giorno dell'anno anche oltre i proprii compiti, occupandosi anche della manutenzione dei servizi".
Valentina Landucci