Il Tirreno Extra, 18 marzo 2011
Il sindaco Segnini in campo contro l'ipotesi del nucleare sull'isola piatta
«No a qualsiasi ipotesi di centrali nucleari sull'isola di Pianosa. Finché sarò sindaco mi batterò in ogni modo per evitare quella che sarebbe una totale iattura». Non usa mezzi termini Vanno Segnini, primo cittadino di Campo (sotto la cui amministrazione ricade il territorio dell'isola) per scongiurare un'ipotesi che è forse più di una semplice indiscrezione giornalistica. In questi giorni, anche grazie a Legambíente, è tornato di attualità il dibattito sul nucleare in Italia. E sopratutto è tornata a circolare la lista ministeriale dei siti per la costruzione di centrali nella quale appare anche Pianosa.
«Dopo le notizie che si sono susseguite tra gennaio e settembre scorsi sui possibili siti toscani, tra cui da più parti si parla di Pianosa - spiega Segnini - e dopo le ultime drammatiche notizie che arrivano dal Giappone è quantomeno doveroso da parte mia assicurare il più fermo no a un'ipotesi che reputo fuori da ogni logica. Innanzitutto perché in aperto contrasto con le necessità di tutela della salute dei nostri cittadini, data la non totale sicurezza ancora oggi di questi impianti, in secondo luogo perché su Pianosa abbiamo in mente altri progetti piuttosto che vederla svenduta alle esigenze nucleari di un intero Paese». Progetti, peraltro, già avviati. «Stiamo assicurando un servizio di collegamento diretto con Marina di Campo - continua il sindaco - per far tornare i nostri concittadini a vivere l'isola, per cui ribadiamo la nostra posizione: Pianosa deve essere recuperata appieno e deve diventare sempre più cuore di quel Parco Nazionale che la ospita».
E' di pochi giorni fa del resto la dura presa di posizione del governatore della Regione Rossi che ha confermato il suo no a qualsiasi sfruttamento dell'isola per scopi nucleari. Mentre in un'interrogazione parlamentare del gruppo Pd alla Camera si giudica il governo ancora intenzionato a considerare attuale la mappa dei possibili siti nucleari redatta dal Cnen nel lontano 1979 che vede presente l'isola di Pianosa.
«Di fronte a notizie del genere è meglio essere chiari - continua Segnini - e far sentire la propria voce. Pianosa ha già dato, dopo decenni di carcere non si può pensare di farla diventare una fogna ambientale».