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PIANOSA, PRONTO IL REGOLAMENTO PER LE BOE.DA STABILIRE IL COSTO DELLE IMMERSIONI

Il Tirreno Extra, 7 novembre 2011

Dopo anni di annunci si avvicina la realizzazione del progetto sperimentale che consentirà agli appassionati di immersioni di scoprire i fondali di Pianosa. Alcuni giorni fa è infatti stato approvato dal Parco un primo regolamento relativo all'utilizzo delle boe, in tutto sette (due per attività di servizio e cinque per le immersioni vere e proprie), da posizionare a Pianosa.

Il Parco, come spiega il direttore Franca Zanichelli, ha ottenuto tutte le necessarie autorizzazioni e insieme al Comune di Campo ha predisposto gli atti necessari a dare il via al progetto sperimentale. Non è ancora stato stabilito un costo per chi usufruirà delle boe ma è inevitabile che il servizio sarà oneroso come del resto lo è già sbarcare a Pianosa. "Da questo punto di vista - spiega Zanichelli - si tratta di una forma di autofinanziamento per l'ente Parco la cui istituzione è stata sollecitata in primo luogo dal ministro all'ambiente Prestigiacomo".

Il regolamento approvato ha lo scopo di conciliare, anche su indicazione della Capitaneria, le normative fino ad oggi vigenti nell'area protetta di Pianosa e l'ingresso delle imbarcazioni dei diving che - ad esempio - non potranno permettersi spostamenti a bordo dei mezzi navali intorno all'isola ma dovranno limitarsi a raggiungere le boe e fermarsi lì per la durata dell'immersione. I diving center interessati al progetto dovranno farne richiesta al Parco (che rilascerà di anno in anno un'autorizzazione). Avranno diritto ad una priorità i mezzi navali meno inquinanti. Tutti gli interessati dovranno - una volta autorizzati - prenotare le immersioni tramite il web. Non sarà ammessa la visita - in contemporanea - di più di cinque gruppi di sub e di imbarcazioni che superino i 15 metri di lunghezza. Ciascun gruppo non potrà essere composto da più di 12 persone (escluse le guide) e le immersioni dureranno al massimo due ore.

Particolarmente ferree le disposizioni sul comportamento da tenere durante le visite, allo scopo di proteggere fauna e flora marina dell'area protetta. Sul corretto svolgimento delle attività vigilerà comunque il Parco. E per i trasgressori, oltre ad eventuali multe, la conseguenza sarà quella di vedersi negare dal Parco ulteriori autorizzazioni all'accesso a Pianosa.

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