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C'E' L'ACCORDO, QUARANTA DETENUTI PER I LAVORI

Il Tirreno Extra, 30 giugno 2013

C'è l'accordo, quaranta detenuti per i lavori
Il provveditore: «Presenza di qualità per migliorare l'isola, ma non riporteremo il penitenziario»

L'accordo è stato siglato a Pianosa, nel giorno dell'inaugurazione della sede del Parco. Non si tratta di una riapertura del carcere, ipotesi che - in questi giorni - era trapelata in più di un occasione, bensì di un'intensificazione della presenza dei detenuti in semilibertà che saranno impiegati nei lavori di manutenzione e bonifica dell'isola. Il sindaco di Campo nell'Elba Vanno Segnini, il presidente del Parco Giampiero Sammuri e il provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria Carmelo Cantone hanno firmato ieri l'accordo di programma per la «tutela e la valorizzazione dell'isola di Pianosa con gli obiettivi fondamentali di tutela ambientale e valorizzazione del territorio dell'isola di Pianosa e la realizzazione di programmi trattamentali avanzati».

In pratica il numero dei detenuti in stato di semilibertà, già operativi a Pianosa, sarà portato a quaranta unità, tanto da rendere necessaria la presenza di un presidio fisso di polizia penitenziaria. I lavoratori alle dipendenze dell'amministrazione penitenziaria si occuperanno di attività di bonifica agraria e propedeutiche alla positiva fruizione dei luoghi da parte della collettività. «La realtà penitenziaria è una parte importante e dolorosa per questa isola – ha spiegato il provveditore Cantone – l'accordo che abbiamo firmato è importante, non si tratta di riportare un nuovo penitenziario, ma di avere sull'isola una presenza di qualità, con i detenuti di Porto Azzurro che svolgeranno progetti di trattamento avanzati e, in collaborazione con le istituzioni presenti, daranno un contributo per rendere l'isola ospitale e fruibile per i visitatori».

I detenuti in semilibertà saranno ospitati nella sezione del Sembolello. Si tratta di un piano avviato dalla Coop sociale San Giacomo, che prende il via con gradualità, puntando entro l'anno a far vivere sullo scoglio 40 detenuti art.21. Quattro gli scopi del progetto: andare oltre il turismo contingentato estivo, formare nel tempo fino a 80 detenuti prossimi alla libertà, creare lavoro per decine di docenti e avviare un recupero di parte del patrimonio edilizio che va in rovina. La formazione professionale sarà rivolta ai settori di agricoltura, edilizia e turismo e con i docenti e altro personale si arriverebbe ad avere 120 persone sull'isola in modo stabile. Pianosa, insomma, tornerà a vivere.

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