Elbareport, 2 luglio 2013
In seguito ad un incontro preliminare in cui era stata espressa la volontà di concludere un accordo per realizzare un'azione congiunta tesa a tutelare e valorizzare il territorio di Pianosa, tenendo conto della possibilità di sviluppare programmi avanzati di trattamento che impegnino persone che stanno scontando una pena detentiva, sabato 29 giugno, l'Ente Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, rappresentato dal Presidente Giampiero Sammuri, il Provveditorato Regionale dell'Amministrazione penitenziaria, rappresentato dal Provveditore Carmelo Cantone ed il Comune di Campo nell'Elba, rappresentato dal Sindaco Vanno Segnini, attraverso lo strumento dell'accordo tra pubbliche amministrazioni ex art.15 della Legge n.241 del 1990 hanno concordato quanto segue:
Art. 1 Le parti convengono sulla necessità e opportunità di creare strumenti di collaborazione comuni al fine di realizzare i seguenti obiettivi fondamentali nei quali si riconoscono:
Tutela ambientale e valorizzazione del territorio dell'isola di Pianosa.
Utilizzo e valorizzazione del territorio nella competenza del Comune dì Campo nell'Elba.
Realizzazione di programmi trattamentali avanzati, in considerazione della loro valenza, che vedano impegnati persone condannate in esecuzione di pena detentiva.
Art. 2 Le parti, con questo primo accordo propedeutico rispetto ad altri che dovranno vedere coinvolti tutti i soggetti istituzionali che esprimano livelli di competenza che ricadono sul territorio dell'isola di Pianosa, intendono prevedere azioni congiunte che permettano di unire le risorse disponibili e utili a realizzare gli obiettivi di cui all'articolo 1, senza alcuna lesione dei diritti degli altri soggetti istituzionali allo stato non coinvolti.
Art. 3 II Provveditorato si impegna a destinare ad attività lavorativa all'interno dell'isola persone condannate in regime di lavoro all'esterno ex articolo 21 della Legge n.354 del 1975. Tali persone perverranno in una prima fase dalla Casa di Reclusione di Porto Azzurro e successivamente anche da altri istituti della regione.
Per l'alloggiamento dei condannati lavoranti sarà utilizzato il complesso denominato "Sembolello" (nella foto), tuttora assegnato all'Amministrazione Penitenziaria.
Rimane a carico del Provveditorato la gestione del servizio idrico dell'isola di Pianosa.
Rimane impregiudicata la possibilità nel tempo di utilizzare per l'alloggiamento altri siti da ristrutturare e già assegnati all'amministrazione penitenziaria, da individuarsi in accordo con il Comune e l'Ente Parco, che risulteranno necessari per il raggiungimento di ulteriori obiettivi condivisi tra i firmatari del presente accordo.
Art. 4 I lavoranti inviati dalle strutture penitenziarie della Toscana dipenderanno sotto l'aspetto amministrativo dalla Direzione della Casa Reclusione di Porto Azzurro, che, in qualità di responsabile dei programmi dì trattamento, governerà ogni problema logistico con la diretta collaborazione del Provveditorato.
La Direzione della Casa Reclusione di Porto Azzurro sarà datore di lavoro dei lavoranti ad eccezione di quelli che avranno uno specifico rapporto di lavoro con altri soggetti datoriali per le attività sull'isola.
I lavoratori alle dipendenze dell'Amministrazione Penitenziaria si occuperanno di attività di bonifica agraria e propedeutiche alla positiva fruizione dei luoghi da parte della collettività.
Art. 5 Il Comune, l'Ente Parco ed il Provveditorato provvedono ad istituire un gruppo di lavoro per la costante valutazione delle necessità di intervento connesse alla tutela ambientale ed alla valorizzazione del territorio dell'isola di Pianosa.
All'interno di detto gruppo saranno presenti le professionalità tecniche del Comune e dell'Ente Parco al fine dei una corretta presa in carico degli interventi, sia nella fase di progettazione che in quella di esecuzione degli stessi.
Le figure di cui sopra provvedono altresì per ogni singolo intervento alla realizzazione di un apposito disciplinare che stabilisca il comportamento e gli impegni assunti da ogni singola componente del gruppo di lavoro.
Lo stesso gruppo è incaricato di produrre proposte per l'ampliamento delle attività lavorative da affidare ai detenuti condannati per una successiva valutazione congiunta dei firmatari del presente accordo.
Art. 6 L'Ente Parco sì impegna a fornire il coordinamento tecnico e le indicazioni operative per la realizzazione dei lavori in coerenza con la regolamentazione dell'Ente Parco. L'Ente Parco si impegna altresì ad affidare lavori di sua competenza sull'isola alla direzione della Casa Reclusione di Porto Azzurro o a cooperative sociali a condizione che tali lavori vengano realizzati con manodopera di detenuti condannati.
L'ente Parco ed il Comune si impegnano a realizzare momenti di formazione a favore dei condannati per l'attività da rendere sull'isola, già in fase di preparazione del loro avvio dalla Casa di reclusione di Porto Azzurro, attraverso incontri di gruppo in istituto ed altre iniziative che essi riterranno utili.
Art. 7 Le attività previste dal presente Accordo lasciano impregiudicate le intese che dovranno essere raggiunte con gli altri enti istituzionali sulla gestione ed utilizzo di una buona parte degli immobili presenti sull'isola.
Art. 8 La competenza per ogni eventuale controversia tra le parte viene individuata nel foro di Livorno.
Art. 9 II presente accordo ha validità annuale a decorrere dalla data di stipula e può essere rinnovato alla scadenza con nuovo accordo. Eventuale disdetta dovrà essere comunicata alla altre parti entro mesi due dalla scadenza.