Il Tirreno Elba News, 27 marzo 2014
Abbiamo lavorato intensamente in questi cinque anni di mandato amministrativo per dare corpo alle idee e ai programmi del nostro progetto campese. Fra gli obiettivi che c'eravamo prefissi c'era quello di dare nuovo impulso all'Isola di Pianosa, per troppo tempo abbandonata a se stessa senza una benché minima pianificazione. Il nostro scopo era ed è quello di far tornare a vivere l'isola, consentendo di valorizzare le sue infinite risorse, tutelando il suo ambiente unico fatto di storia, natura, archeologia.
Abbiamo impegnato noi stessi in questi cinque anni in questo e per la prima volta, al tavolo con gli altri enti coinvolti (ministeri e Parco) e nel rispetto delle reciproche competenze, come Comune di Campo nell'Elba abbiamo lavorato al nostro progetto riuscendo ad ottenere risultati che, fino a pochi mesi prima, pensavamo irrealizzabili.
Senza impegnare soldi pubblici, ma con oneri totalmente a carico dei concessionari, abbiamo creato un collegamento di linea con l'isola di Pianosa che consente di offrire una continuità territoriale fra il comune di Campo nell'Elba e l'isola per 365 giorni all'anno; abbiamo ottenuto il riconoscimento della proprietà comunale di buona parte dei beni immobili presenti sull'isola consentendo questo al contempo di dotare Pianosa di due importanti servizi: il piccolo albergo Milena, e l'area ristorante, gestiti entrambi, fino ad oggi, dalla Cooperativa San Giacomo.
Abbiamo progettato e realizzato la ricostruzione del molo di ormeggio per lo scalo sull'isola, fino a pochi mesi fa irrimediabilmente compromesso.
Abbiamo realizzato, in collaborazione con gli altri enti, la "pedana" per l'accesso all'area degli scavi della Villa di Agrippa, consentendone la visitabilità all'utenza, senza compromettere il sito di grande pregio archeologico. Stiamo lavorando alla ricostruzione della così detta Torre dell'Orologio, all'ingresso della vecchia area carceraria, per il so totale ripristino. Abbiamo contribuito all'apertura dell'aera museale, dedicata a reperti archeologici di inestimabile valore, all'interno della Casa del Parco nella stagione estiva 2013.
Nell'ottica della tutela ambientale, e all'interno di un progetto complessivo di riorganizzazione della raccolta e spazzamento dei rifiuti solidi urbani nell'intero territorio comunale, abbiamo effettuato - cosa mai avvenuta negli anni che ci hanno preceduto - la raccolta giornaliera dei rifiuti, di tutta l'isola, con grande beneficio per la salvaguardia del territorio e per il potenziamento complessivo del servizio anche ai fini della raccolta differenziata comunale.
Ma questo non ci bastava. Abbiamo creduto che fosse necessario che i servizi da noi costituiti, ristorazione e soggiorno, dovessero offrire agli utenti maggiore qualità oltre che essere maggiormente garanti della tutela ambientale. Abbiamo così previsto con la manifestazione di interesse chiusa nei giorni scorsi, che i soggetti interessati a gestire tali servizi su concessione del comune fossero obbligati ad effettuare una serie di interventi importanti dalla riqualificazione dell'area ristorante, alla realizzazione di nuovi bagni pubblici all'interno del medesimo stabile dotati di tutti i più moderni sistemi igienici e idraulici. Il tutto con oneri, per centinaia di migliaia di euro totalmente a loro carico.
Unitamente a questo, abbiamo ritenuto che fosse opportuno che l'unica area libera alla balneazione dell'isola, Cala Giovanna (o meglio San Giovanni) che ogni giorno ospita durante la stagione estiva circa 250 persone, fosse dotata, per la sicurezza dei bagnanti e per il decoro e la tutela ambientale, come previsto dalla legislazione vigente, di un assistente bagnino, che investendo risorse economiche proprie, fornisse un servizio di sorveglianza, manutenzione e pulizia dell'arenile e noleggio ombrelloni. Ciò, in considerazione del fatto che le centinaia di persone che si recano a Pianosa giornalmente durante la stagione turistica lo fanno con lo scopo di visitare l'isola e fruire della spiaggia e del mare antistante e per farlo si dotano - per prassi consolidata - di ombrelloni e quant'altro che portano con se da casa o reperendoli in maniera occasionale e non gestita da sempre sull'isola.
Volevamo dare a Pianosa un'immagine nuova di organizzazione, sicurezza, pulizia, tutela ambientale, come accade in numerosissimi siti di pregio naturalistico e turistico d'Italia. Uno per tutti la Baia di Santa Margherita fra Castelluzzo e Macari a San Vito Lo Capo, litorale dotato di servizi (noleggio sdraio e ombrelloni, bagnini, punto ristoro, trenino elettrico per raggiungimento spiagge, pedane disabili) e a cui Legambiente ha assegnato le cinque vele. Volevamo un'isola più viva, più ospitale, più gradevole, più sicura e più pulita, se qualcuno ritiene che tutto ciò sia un errore è libero di pensarlo. Noi non lo possiamo condividere.
Vanno Segnini
(sindaco del Comune di Campo nell'Elba)