Il Tirreno, 29 maggio 2016
La necropoli neolitica, occasione sensazionale.
Il sindaco di Campo, Lambardi, entusiasta per la scoperta archeologica di queste ore.
L'isola sarà un sito di interesse scientifico di livello europeo. E abbiamo altri progetti
Una scoperta incredibile, che può rappresentare una svolta per Pianosa e riaccendere l'interesse turistico e scientifico per l'isola. Il sindaco di Campo nell'Elba Lorenzo Lambardi è entusiasta per il rinvenimento della necropoli a Poggio Belvedere, risalente a un periodo compreso tra l'età neolitica e l'età del rame (tra il 5500 e il 3000 a.C.). Una scoperta nata per caso, durante le operazioni di ripulitura delle aree archeologiche dell'isola, finanziate dal Parco, e condotte dalla Soprintendenza archeologica di Firenze con il lavoro dei detenuti in semilibertà. Gli scavi hanno portato alla luce una grossa cavità a cielo aperto, con al suo interno tre sepolcri "a forno" e una grossa pietra arrotondata, probabile oggetto di culto portato di proposito sul sito da un'altra zona dell'isola.
Lo scavo è stato fermato, ma ripartirà a partire da giugno, come confermato dalla direttrice del Parco Franca Zanichelli: la Soprintendenza conta di compiere una ricerca stratigrafica, in modo da verificare il contenuto della necropoli, eventuali restio ossei e corredi che potranno essere datati con maggiore precisione. La funzionaria della Soprintendenza archeologica di Firenze Lorella Alderighi ha svelato lo scoop scientifico nel corso della celebrazione del ventennale del Parco nazionale dell'Arcipelago toscano, mostrando le prime immagini del sito che sarà sottoposto a nuove attività di scavo a partire da giugno. La funzionaria ha spiegato come, per caratteristiche, la necropoli non abbia eguali in tutta la Toscana e, comunque, pochissime corrispondenze in Europa.
Insomma, Pianosa potrebbe diventare un luogo di studio unico. "Da giorni eravamo a conoscenza della scoperta - rivela il sindaco di Campo nell'Elba, Lorenzo Lambardi - ma abbiamo custodito il segreto gelosamente, in modo da lasciare alla Soprintendenza la gestione della notizia. Che dire, siamo felicissimi e orgogliosi che sull'isola piatta sia il luogo di una scoperta così sensazionale. Al tempo stesso siamo pronti a contribuire e investire risorse per favorire la ricerca. Da storico posso dire che una necropoli del genere, per caratteristiche è un unicum". Il rilancio archeologico (da giugno si potrà visitare la necropoli appena scoperta con gli scavi in atto e i reperti fossili trovati a Cala Di Biagio) è solo un aspetto del futuro di Pianosa, a cui stanno lavorando in sinergia il Ministero dell'Ambiente con il sottosegretario Silvia Velo, il Parco, l'amministrazione penitenziaria e il Comune di Campo nell'Elba. In fase di definizione è infatti il bando per la riqualificazione della Casa dell'agronomo, tramite una linea di finanziamento condivisa tra i ministeri dell'ambiente e della giustizia.
L'idea è realizzare nell'immobile nel cuore dell'abitato di Pianosa un eco-museo dell'agricoltura. "Oltre a questo sono in fase di definizione i progetti per la riqualificazione di altri due immobili, che sono la foresteria e la vecchia caserma - spiega Lambardi - nel frattempo è in piedi un vasto programma di riqualificazione in chiave agricola dei terreni dell'isola. Non c'è solo il discorso avviato con l'azienda vinicola Frescobaldi per la produzione di vino, ma ci sarà spazio anche per le imprese agricole locali. Insomma, Pianosa sta vivendo un momento importante. Una fase di svolta in chiave turistica anche per il comune di Campo e il resto dell'isola d'Elba".
Luca Centini