Il Tirreno, 26 agosto 2016
Capperi e viticoltura a Pianosa.
Il sottosegretario Velo: "L'isola può essere un modello per il lavoro dei detenuti e il turismo sostenibile
Sì allo sviluppo del turismo a terra e al miglioramento dei servizi, non alle ipotesi di ormeggi per le barche da diporto. È il sistema Pianosa che ha in mente Silvia Velo, sottosegretario all'Ambiente del governo Renzi che, anche alla luce del dibattito che si è sollevato sul futuro dell'isola piatta, ci tiene a fare il punto sui progetti in essere. Su Pianosa, fa sapere il sottosegretario, il gruppo di lavoro messo a disposizione dal ministero dell'Ambiente "ha lavorato in questi mesi e continuerà a farlo nei prossimi giorni assieme a tutti gli enti coinvolti, a partire dal Parco, al ministero della Giustizia, fino al Comune di Campo nell'Elba, ora commissariato, e al Demanio. Non è semplice far fronte a tutte queste competenze incrociate, ma stiamo lavorando con impegno e già entro la fine dell'anno si dovrebbe andare a gara per il progetto di riqualificazione della Casa dell'agronomo".
La casa dell'agronomo, appunto. È un immobile che i ministeri e il Parco contano di valorizzare.
"Per il restauro garantiamo un finanziamento di circa 600mila euro, in parte tramite il Parco, in parte tramite risorse aggiuntive del ministero che tuttavia debbono essere iscritte al bilancio di quest'anno - fa sapere Silvia Velo - per questo contiamo di dare un'accelerata in questi giorni.
Il progetto il Parco lo ha già, ora deve passare al vaglio del Comune commissariato, con l'immobile che deve dunque essere ceduto dal Demanio. In questo contesto si inserisce un progetto più ampio che stiamo portando avanti con il ministero della Giustizia e con l'amministrazione penitenziaria, per il rilancio delle attività agricola. Si pensa a introdurre la coltivazione di vino e capperi sull'isola, attraverso il lavoro dei detenuti in semilibertà e attraverso il supporto di un soggetto qualificato (ad esempio le associazioni del settore)".
Il sistema Pianosa, secondo Velo, deve essere migliorato ma non mutato nella sua impostazione.
"Pianosa è preziosa per la riabilitazione e il lavoro dei detenuti - racconta - il loro impiego può servire a recuperare il patrimonio immobiliare e migliorare la qualità di un turismo che deve rimanere all'insegna della sostenibilità ambientale. C'è da fare molto, a partire dal miglioramento delle strutture esistenti, fino alla depurazione e al recupero dei pozzi presenti sull'isola". Per questo il sottosegretario non vuol sentire parlare delle barche da diporto. "Pianosa ha un ecosistema delicato e unico. Le boe eliminano i rischi dovuti all'ancoraggio? Non importa, si creerebbero comunque dei rischi dovuti agli scarichi delle barche", sostiene Velo che poi si esprime sulla proposta avanzata da Legambiente, relativa all'istituzione anche a Pianosa di un'area marina protetta. "Il ministero sarebbe certamente favorevole a questa proposta - spiega Velo - con questo ci tengo a precisare che a Pianosa fa parte di un parco terrestre dotato tuttavia di un perimetro a mare. Il mare di Pianosa, per intendersi, è già sotto tutela e per quanto ne so il sistema dei controlli sta funzionando in modo efficace".