Il Tirreno, 1 ottobre 2016
Pianosa, trenta ettari coltivati a vite.
Il provveditore regionale Martone non molla sul progetto del vino dei detenuti con Frescobaldi
La volontà di creare un vigneto, da coltivare insieme ai detenuti, sull'isola di Pianosa "c'è", attualmente "c'è un impasse che credo sia però solo momentanea. Stiamo lavorando per fare la mappatura dei vari terreni e vedere quali sono di competenza del ministero della Giustizia, quali del Demanio e quali dell'ente Parco dell'Arcipelago toscano. In accordo con il Comune di Campo nell'Elba, che è commissariato, vogliamo chiedere la concessione di 30 ettari" da destinare alle viti.
Lo ha detto il provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria della Toscana Giuseppe Martone, a margine di un incontro a Firenze organizzato dai Frescobaldi insieme al ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina e dedicato, tra l'altro, al progetto Gorgona. Sull'isola carcere, infatti, Frescobaldi ha piantato due ettari di vigneti che sta coltivando insieme ai detenuti giungendo proprio in questi giorni alla quinta vendemmia.
A Pianosa, dove il carcere è chiuso dal 2011, il progetto potrebbe essere replicato, ha spiegato Martone, "tanto è vero che il ministero della Giustizia sta lanciando un progetto che riguarda l'economia agricola" nelle isole carceri della Sardegna e della Toscana. Nei mesi scorsi l'amministrazione penitenziaria e l'impresa vinicola hanno avviato i contatti per esportare a Pianosa il modello già sperimentato a Gorgona. Un'idea allettante per dare nuovo impulso all'isola ma che dopo l'impulso iniziale ha subito un rallentamento.