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110 PROFUGHI SULL'ISOLA, SINDACI COMPATTI PER IL NO

giornale, gg mese 2017

110 profughi sull'isola, Sindaci compatti per il no.
Ieri il vertice con Prefetto: i Comuni non presenteranno progetti di accoglienza. Presto, invece, il bando per associazioni e privati. E Barbetti rilancia su Pianosa

Circa 110 migranti da distribuire tra gli otto Comuni dell'Isola attraverso l'accoglienza diffusa messa in piedi dalle associazioni del territorio o tramite dei progetti di accoglienza Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). Ma la richiesta di accoglienza formulata ieri dal prefetto di Livorno Anna Maria Manzione nel corso di un vertice nella sede della viceprefettura di Portoferraio si scontra nuovamente con la rigidità delle amministrazioni locali, contrarie ad ospitare migranti per l'assenza (almeno finora) di strutture idonee e per la vocazione turistica del territorio. L'unica apertura ribadita dai primi cittadini dell'isola è quella legata ad un progetto intercomunale per l'accoglienza a Pianosa, che nei mesi scorsi suscitò le veementi polemiche delle associazioni ambientaliste e un secco no del Parco, mentre Ferrari, addirittura, punta per una soluzione ancor più esotica - o provocatoria - avvero l'accoglienza dei migranti nella riserva naturale di Montecristo.

È questo, in pillole, l'esito del vertice sull'immigrazione che si è tenuto ieri in viale Elba, al cospetto del prefetto Manzione e del viceprefetto Giovanni Daveti, a cui hanno partecipato tutte le amministrazioni comunali dell'isola d'Elba. Un incontro che, vista la rigidità della posizione dei sindaci sul no all'accoglienza dei richiedenti asilo, si è rivelata interlocutoria. Le quote elbane. Il prefetto Manzione ha incontrato le istituzioni elbane per illustrare i contenuti del piano nazionale di accoglienza, condiviso tra il Ministero dell'Interno e Anci, che prevede una distribuzione dei richiedenti asilo sul tutto il territorio nazionale con quote compatibili e distribuite in modo diffuso. Il responsabile governativo ha illustrato ai primi cittadini presenti la possibilità di contribuire alla gestione dell'emergenza migranti tramite i progetti Sprar, attraverso i quali i Comuni possono rendersi protagonisti del sistema di accoglienza, fino ad oggi sostenuto in larga parte dalle strutture delle prefetture con la collaborazione di associazioni e privati, diffusi sul territorio nei centri straordinari di accoglienza.

"La quota nazionale - ha spiegato il prefetto - prevede 3,5 migranti ogni mille residenti. I numeri per l'Elba, dunque si attestano su circa 110 migranti, sei per i comuni con meno di 2mila residenti". Ma la proposta di mettere a disposizione strutture sul territorio dell'isola (a parte Pianosa) vede i sindaci contrari, come ha ammesso lo stesso prefetto: "I sindaci non hanno mostrato eccessivo entusiasmo".
"Abbiamo già problemi a sostenere le emergenze sociali dei nostri cittadini", taglia corto Mario Ferrari. La palla alle associazioni. La strada B che il Prefetto percorrerà è quella del bando per l'accoglienza dei migranti che sarà pubblicato nei prossimi giorni e rivolto alle associazioni e cooperative dotate dei requisiti necessari.

In questo caso sarebbero soggetti presenti sul territorio e diversi dai Comuni a farsi protagonisti dell'accoglienza, a patto di poter disporre delle caratteristiche richieste e, soprattutto, delle strutture idonee. In questo caso l'atteggiamento dei sindaci non è uniforme. Se Ruggero Barbetti si conferma il meno propenso a questo tipo di accoglienza ("Troverò il modo di dissuadere le associazioni e i privati", dice tra il serio e il facéto il sindaco di Capoliveri), Claudio De Santi è più possibilista ("Non mi metterei di traverso ma sinceramente non vedo le condizioni e le strutture per garantire un'accoglienza nel territorio del mio comune". Andrea Ciumei, sindaco di Marciana Marina, la pensa ancora in modo diverso: "Non sono nelle condizioni di mettere a disposizione strutture idonee sul territorio di Marciana Marina, dal momento che non ce ne sono nelle disponibilità del Comune - spiega - detto questo sse un'associazione o dei cittadini privati presentassero un progetto di accoglienza non potrei certo mettermi di traverso".

L'ipotesi Pianosa. No all'accoglienza all'isola d'Elba, ma disponibilità a pensare di portare un numero cospicuo di richiedenti asilo a Pianosa, l'isola nel comune di Campo nell'Elba. Ruggero Barbetti è il grande sostenitore di quest'idea che, ieri, è stata sostenuta davanti al prefetto anche da altri sindaci. "Si tratterebbe di portare un numero di richiedenti asilo che potrebbero dare una mano per la gestione dell'isola, per i lavori di manutenzioni e decoro ambientale - ha spiegato Barbetti - le strutture ci sono e sono abitabili. Il lavoro dei migranti servirebbe a migliorare le condizioni dell'isola, non c'è niente di sbagliato in questa proposta". La proposta era già stata lanciata nei mesi scorsi, ma non era piaciuta affatto al presidente del Parco Giampiero Sammuri che l'aveva trovata irrealizzabile.

Luca Centini

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